Ha commesso troppi errori e perfino qualche sgarro: il Cavaliere vuole sacrificare il giornalista che più lo incensava. E che adesso ha il destino segnato: a giugno, quando compirà 80 anni, sarà gentilmente invitato a lasciare il "suo" Tg
E dopo Lady Diana, i Savoia e papa Giovanni XXIII, la puntata del 12 ottobre ha incensato Emilio Fede: "Vite straordinarie", il programma di Rete 4 sui protagonisti del Novecento, era dedicata a lui, il direttore del Tg della stessa rete. Un caso unico, tra i network dell'Europa intera. E tuttavia le figlie, Sveva Fede (in Borghini Baldovinetti, nobiltà aretina) e Simona Fede (sposata a Vittorio Marzotto, e da suo padre nel 2004 raccomandata a Sandro Bondi per candidarla alle europee con Forza Italia), interpellate, si sono rifiutate di apparire nella puntata-omaggio. Clima gelido, in famiglia. E non era ancora successo niente.
L'uragano arrivò due settimane dopo.
A fine ottobre Emilio Fede, 79 anni, con l'agente Lele Mora, pregiudicato per vecchie storie di cocaina, fallito a giugno con un buco di 19 milioni, finiva sotto inchiesta per favoreggiamento della prostituzione in seguito al caso Ruby e alla girandola di ragazze e bustarelle tra la villa di Arcore del suo editore, Silvio Berlusconi, primo ministro, e il Residence Olgettina (vox populi: Orgettina) dove una consigliera regionale, Nicole Minetti, secondo i magistrati smistava alloggi alle giovani mantenute. Fede (che nega) avrebbe anche proposto a Mora, approfittando dei suoi guai finanziari, di spartirsi un prestito di Berlusconi da 1,2 milioni, due terzi a Mora e un terzo a lui. E ora il Cavaliere è irritato anche con lui, il beniamino dei telespettatori, per quello che suona come un imbroglio e un tradimento.
Ottobre è stato un turbine. A ottobre Mora, il raccoglitore di sexual climbers, l'amichetto storico del fotografo trash Corona, veniva negli uffici del Tg4 a Milano 2 a trovare l'amico Fede (il selezionatore) a ritmo accelerato, segnalano testimoni, un giorno sì e uno no. Quel Fede che lavora a pochi metri dalla scultura di Cascella che "a perenne ricordo Silvio Berlusconi pose", nel suo dominio accessoriato di tre segretarie, bodyguard, Bmw, autista aziendale e autista privato. Se Mora è messo male, e potrebbe finire agli arresti, Fede rischia meno, ma si sente "sputtanato". Dalle indagini emerge uno scenario di servilismi, bugie, parole in codice, minacce di ricatto e bigliettoni da 500, con il direttore del Tg4 che per tacitare una tizia "pericolosa" rivela alla Minetti di aver pagato di tasca sua 10 mila euro per neutralizzare "delle fotografie scattate col telefonino". Fede consiglia quella, sconsiglia l'altra. E quando dice "Ha comprato i due volumetti, duemila euro a ciascuno" allude al Cavaliere e al prezzo di due ragazze. "Se una sola delle cose che mi attribuiscono si rivelasse vera, mi dimetto dal Tg4", ha dichiarato il 17 gennaio.
Il gesto sarebbe forse inutile. A Mediaset è in corso una partita strategica, sul futuro dell'informazione tv, che taglierà fuori Fede. L'Agenzia news Mediaset, varata a marzo 2010, un'ottantina di giornalisti, entro l'estate diventerà il canale all news per competere con Rai e Sky. Fede a giugno compie 80 anni. Lascerà la direzione del Tg, avrà forse un contratto da opinionista; l'orologio d'oro donatogli dal presidente Fedele Confalonieri, in ansia per gli effetti del Rubygate su Mediaset, ha valore simbolico.
Fede è stizzito alla sola idea che un Mario Giordano, glabro giovane ingrigito, possa diventare direttore del canale all news. Chi è costui, o un Salvo Sottile, rispetto a lui, il favorito, che Berlusconi ha sempre portato in palmo di mano? Anche il figlio Piersilvio, l'editore di Rti, lo ritiene ormai ingombrante: lui, Fede, l'ex seminarista di Barcellona Pozzo di Gotto, 55 anni di giornalismo, così bramoso di soldi e di fama. Lui, che Berlusconi padre ha tanto più coperto di denaro quanto più il suo Tg calava. Due numeri: nel settembre 1996 lo share del Tg4 era del 12,1 per cento; nel settembre 2010 era sceso al 6,2, dimezzato. Non così lo stipendio: nel '96 Fede guadagnava 605 milioni di lire lordi, più di Mentana e Vespa; nel 2005 dichiarava 833 mila euro; in dieci anni, guadagni quasi triplicati.
Strano? È la logica degli "anciens camarades", per usare la lingua dell'Emilio inviato Rai nell'Africa francofona. Fede è una delle persone più vicine in assoluto al Cavaliere; anche al "Silvio notturno", come lo ha definito lo psichiatra Giorgio Abraham. Gli è complice in faccende riservate, o si salvano o naufragano insieme. Altrimenti non si spiega perché l'ex anchorman della Guerra del Golfo divenuto propagandista politico si lasci convocare d'urgenza come un domestico, perché si accordi con l'autista di Mora, Fedele Gentile; perché accetti, a 79 anni, di scegliere le ragazzine da rifilare al suo editore. Sembra assurdo. Ma se in Rai era in quota al Psdi, un partito minore, il Cavaliere è il potere vero, la ricchezza definitiva. E lui ha obbedito sempre, pasticci inclusi. Nel 1994 chiese le dimissioni di Indro Montanelli dal "Giornale". L'anno dopo, alle elezioni regionali, piantò per zelo le bandierine sbagliate in diretta tv. Nel '97 attirò l'attenzione del pm Ilda Boccassini sulle false avance di una giornalista ad Antonio Di Pietro, l'eroe di Mani pulite da incastrare. Nel 2004 fu multato dall'Authority per squilibrio informativo a favore di Berlusconi. Più volte ha annunciato il suo ingresso in politica. Mai successo.
Trombettiere e selezionatore. È una vita che Fede seleziona. Ha allevato la conduttrice Francesca Senette, ma, fuoruscita in Rai e rimasta a spasso, non l'ha più ripresa. Anni fa tampinò così da presso una giornalista Mediaset che lei si licenziò senza denunciare nulla (lasciato il giornalismo, fa la madre e non vuol parlare). Fece un ormai celebre provino a Noemi Letizia, la vergine di Casoria. Creò il Meteo del Tg4, un palchetto per selezionare figliole da lanciare in tv. Di ex meteorine se ne trovano ovunque, tra Lele Mora e l'Olgettina. Lo sono state Alessandra Sorcinelli (115 mila euro di bonifici da Berlusconi nel 2010), Francesca Cipriani, le gemelle Ferrera; perfino Giovanna Del Giudice, assessore a Napoli. Eleonora Pedron nel 2004 fu sospesa per aver fatto foto sexy, perdonata e riammessa. Un teatrino.
Fu Fede a scoprire la minorenne Karima-Ruby nel concorso di bellezza a Sant'Alessio Siculo, settembre 2009. Chi presentava l'evento? Raffaella Zardo, la valchiria che conduce il rotocalco "Sipario" del Tg4, a Milano 2 pranza col direttore, registra nel pomeriggio, lo affianca nelle uscite mondane. Fede è geloso di questa Domina che lo sovrasta di una spanna e ha 42 anni meno di lui. È una ex Pr del Billionaire di Flavio Briatore, che Fede frequenta sul suo yacht d'estate, o a Malindi in Kenya. Altri amici comuni, il rampante imprenditore della moda Saverio Moschillo, figlio di mandriani di Ariano Irpino, manager di Richmond e vicepresidente della Camera della Moda da cui ambirebbe scalzare Mario Boselli. O il finanziere playboy Gianluca Vacchi (conquistatore di Aida Yespica, Belen Rodriguez, Claudia Galanti ex donna dell'imprenditore fallito Ricucci). I luoghi? I ristoranti della Milano in tacchi a spillo: Giannino (giro Adriano Galliani), Fingers (giro Clarence Seedorf), il Baretto, la Risacca. Un po' di Forte dei Marmi (giro Briatore-Santanchè). E la nobile Anacapri.
Sì, perché ad Anacapri questo attempato satiro, patito dei Casinò, passa, ad agosto, vacanze borghesi con la moglie Diana De Feo, 44 anni insieme. Lei è assai distante, per cultura e maniere, dal demi-monde di lui. È figlia del giornalista Italo De Feo, antifascista, segretario di Togliatti, poi dirigente Rai, parlamentare amico di Nenni e Saragat e degli intellettuali del dissenso sovietico. Fortunata erede della neoclassica Villa Lucia al Vomero, questa moglie offesa, senatrice del Pdl, tuttora sopporta e tace. Rapporto enigmatico, davvero; ma chi può dar lezione sull'amore?
ERA PURE ORA !!!
RispondiEliminaper chiarire tutto il contesto vi consiglio di dare un occhiata a questo sito altrimenti è solo bungabunga www.grandeoriente-democratico.com/lettere_aperte_di_gioele_magaldi.html
RispondiEliminao vecchio squadrista del caxxo
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